Blog realizzato dagli alunni di quinta per documentare i lavori, le ricerche, le esperienze che verranno fatte durante il progetto-concorso "FRATELLI D'ITALIA" indetto dal FAI
mercoledì 6 aprile 2011
giovedì 31 marzo 2011
giovedì 24 marzo 2011
TRADIZIONI
BALUN
Oggi è venuto in classe da noi il CAMPIONE di PALLAPUGNO Massimo Marcarino, per farsi intervistare e per spiegarci le regole e la tecnica di questo sport poco conosciuto,ma molto popolare nelle Langhe.
Dopo le nostre domande ci ha mostrato foto in cui era raffigurato e alcuni articoli
di giornale riguardanti la sua carriera
Al termine lo abbiamo ccompagnato sulla piazza vicino alla PANTALERA, dove ci ha fatto provare qualche tiro.
BALUN
Massimo con i suoi fans della classe quinta |
Oggi è venuto in classe da noi il CAMPIONE di PALLAPUGNO Massimo Marcarino, per farsi intervistare e per spiegarci le regole e la tecnica di questo sport poco conosciuto,ma molto popolare nelle Langhe.
Stiamo facendo vedere il nostro Blog a Massimo |
Dopo le nostre domande ci ha mostrato foto in cui era raffigurato e alcuni articoli
di giornale riguardanti la sua carriera
Al termine lo abbiamo ccompagnato sulla piazza vicino alla PANTALERA, dove ci ha fatto provare qualche tiro.
Massimo alla battuta |
martedì 22 marzo 2011
TERRITORIO
IL TANARO
Erano giunti agli ultimi contrafforti collinari costeggianti il fiume, e già il suo rombo alluvionale empiva l’aria, facendola vibrare fragorosamente in quel tratto. I partigiani si inerpicarono sui rialzi del crinale per speculare sopra le sponde sottostanti e il traghetto. (...) Johnny sgambò avanti: - Mi scusi, capitano, ma devo gettare uno sguardo personale su questo mio personalissimo fiume... - e avvistò finalmente il Tanaro dopo ben tre mesi di lontananza. La brezza saltuaria ne pettinava le acque tuttora invernali, incrementandone il rumore, su fino a uno stridio, ma già la primavera tendeva una fitta imboscata sulle sue rive.
Beppe Fenoglio
da "Il partigiano Johnny"
da "Il partigiano Johnny"
http://www.parcoletterario.it/it/visitare/c_barbaresco.htm
lunedì 21 marzo 2011
TRADIZIONI
TRADIZIONI
IL CANTO DELLE UOVA Suma partì da nostra cà Ca i-era ‘ n prima sèira Per amnive salutè Devè la bunha sèira Bunha seira sur padrùn Tùta la gent di casa Suma ‘ mnì cantè e sunè Fevè la serenata An-ti custa càsa sì Sa i-è na spùsa lèsta Na dusènha e mesa d’ov Farà pasè d-la fnèstra O se voli dene di ov De la galìnha bianca Vostri ausìn a l’an ben dì Ca l’è trei dì ca cànta Se ‘ n voli regalè Fè-ne pa pi penare; La luna traversa i mont E noi voluma andare E adess ch’i n’ève regalà, Nui autri e v’ringrassiuma; Vivend an sanità N’autr’an e torneruma. | IL CANTO DELLE UOVA Siamo partiti da casa nostra Che era in prima sera Per venirvi a salutare Darvi la buonasera
Buona sera signor padrone
Tutta la gente di casa Siamo venuti a cantare e suonare Farvi la serenata
In questa casa
Se c’è una sposa lesta Una dozzina e mezza di uova Farà passare dalla finestra
O se volete darci delle uova
Della gallina bianca I vostri vicini hanno ben detto Che è tre giorni che canta Non fateci più penare La luna attraversa i monti E noi vogliamo andare E adesso che ce ne avete regalato Noi altri vi ringraziamo Vivete in salute Un altro anno torneremo |
QUESTI I SITI DA CUI ABBIAMO TRATTO LE NOTIZIE SU QUESTA TRADIZIONE PIEMONTESE.
http://myblog.langood.it/2010/12/07/cante%E2%80%99-j%E2%80%99euv-la-questua-delle-uova/
http://www.ilcinzanino.org/2011/03/tra-langa-e-monferrato-cantare-le-uova.html
http://myblog.langood.it/2010/12/07/cante%E2%80%99-j%E2%80%99euv-la-questua-delle-uova/
http://www.ilcinzanino.org/2011/03/tra-langa-e-monferrato-cantare-le-uova.html
TERRITORIO
Le rocche dei Sette Fratelli
La leggenda
Questa è la foto del murales realizzato dagli alunni della classe Seconda nell'anno scolastico 2002/2003, che racconta la leggenda,
Le rocche dei Sette Fratelli
La leggenda
Questa è la foto del murales realizzato dagli alunni della classe Seconda nell'anno scolastico 2002/2003, che racconta la leggenda,
CLICCA QUI PER LEGGERE UNA VERSIONE DELLA LEGGENDA |
CLICCA QUI per raggiungere il sito su Il sentiero delle rocche |
QUI PER VEDERE ALCUNE FOTO |
CLICCA QUI PER VISITARE IL SITO DEL COMUNE DI TREISO |
mercoledì 16 marzo 2011
BUON COMPLEANNO ITALIA |
Marco, Alessandro, Francesco, Martina,Erika, Maryem, Giovanni, Federico, Alessandro, Stella, Blagoja, Simone, Carlotta, Pietro Paolo, Sofia, Andrea.
Per il giorno dell'anniversario dei 150 anni dell' unità d'Italia, abbiamo preparato delle bandierine, utilizzando carta tricolore e dei bastoncini. Ne abbiamo realizzate moltissime e le abbiamo regalate ai nostri compagni delle altre classi.
giovedì 3 marzo 2011
giovedì 24 febbraio 2011
SPORT
La pallapugno (pallone elastico) è uno sport che è nato in Piemonte
Le regole sono le seguenti:La pallapugno (pallone elastico) è uno sport che è nato in Piemonte
I punti si contano come a tennis 15, 30, 40, gioco.
Si possono segnare solo quatro caccie.
Un'altra mossa chiamata intra, significa che la palla ricacciata è uscita dal fondo campo.
Quando la palla esce dal campo, delimitato dalla striscia bianca laterale è fallo.
Nel 2006 il campione campione d'Italia è Roberto Corino di Corneliano d'Alba
Si possono segnare solo quatro caccie.
Un'altra mossa chiamata intra, significa che la palla ricacciata è uscita dal fondo campo.
Quando la palla esce dal campo, delimitato dalla striscia bianca laterale è fallo.
Nel 2006 il campione campione d'Italia è Roberto Corino di Corneliano d'Alba
di Simone T. e Alessandro R.
- non si può tirare il pallone al secondo rimbalzo
- non si può bloccare il pallone al primo rimbalzo
- le caccie (punti come i set del tennis) si segnano quando il giocatore ferma il pallone con le mani o con i piedi solo al secondo rimbalzo
- il punteggio è come quello del tennis
- i giocatori sono 4: un battitore,una spalla che sta davanti al battitore e due terzini uno al muro e invece l'altro a largo
Questo gioco si chiama pallapugno e in piemontese si dice "balùn"
il gioco della pallapugno è chiamato così ufficialmente dall 2001, prima si chiamava pallone elastico.
Questo gioco è nato nell' ottocento, ma fra metà ottocento e novecento il gioco dell pallone elastico stava per scomparire, perfortuna degli italiani emigrati in California organizzarono un torneo e cosi il gioco del pallone elastico venne salvato
Il gioco della pallapugno si pratica fasciandosi il pugno, con una fascia di stoffa lunga alcuni metri si sovrappone inoltre un pezzo di cuoio opportunamente modellato ed una striscia di gomma che serve per ammortizzare il colpo.
CI SONO DUE MODI DI GIOCARE A PALLAPUGNO
ALLA LUNGA
Il gioco si svolge fra due squadre di 4 giocatori: il battitore, una spalla,e due terzini. Il battitore è il giocatore più sportivo, veloce, forte e si trova in fondo al campo. Prima di battere la palla al volo può prendere la rincorsa 11 metri fuori dal campo; poi in campo c'è la spalla che aiuta i terzini che devono fermare la palla prima della caccia che è una linea immaginaria che si forma quando i terzini fermano la palla dopo il secondo rimbalzo. Lo scopo principale di questo gioco consiste nel mandare la palla il più possibile vicino alla linea di fondo campo avversario. L'inizio e la fine della partita è segnata dal fischio dell'arbitro.
Se non si commettono falli o fuoricampo, il gioco continua finché una delle due squadre, non riuscendo più a colpire il pallone al volo o al primo salto (cioè quando è valido), lo ferma (o lo manda avanti) con una qualunque parte del corpo dopo che ha rimbalzato più di una volta per terra: in questi casi la palla non è più giocabile e può essere fermata indifferentemente con le mani o i piedi. Nel punto di arresto l'arbitro segna una caccia mediante un'apposita bandierina. La caccia può anche essere segnata quando la palla, dopo aver rimbalzato almeno una volta in campo, esce lateralmente: in questo caso viene posizionata nel punto di uscita dal bordo del campo; si fanno 3 caccie quando il punteggio è 15, 2 quando il punteggio 30 e 1 caccia quando si è a 40 oppure quando si gioca con la caccia al mezzo cioè il cordino.
Per conquistare una caccia, la quadretta deve fermare la palla in modo valido avendo alle proprie spalle il punto in cui è stata segnata la caccia, definito dalla bandierina corrispondente. Si fanno punti quando il pallone valido va oltre la linea di fondo campo avversaria, quando si conquista una caccia, quando l'avversario commette fallo: ognuna di queste situazioni vale un quindici.
ALLA PANTALERA
Un giocatore deve tirare la palla sulla pantalera, una lastra di ferro oppure di legno (più precisamente una piccola tettoia obliqua), appogiata al muro di contenimento del campo da gioco che generalmente era situato nelle piazze centrali dei paesi.
La palla infatti non viene colpita dal battitore con il pugno, ma lanciata sulla pantalera in modo da rimbalzare sulla lastra, e poi cadere per terra ed essere ribattuta dall'altra squadra.
Il giocatore che lancia la palla sulla pantalera viene chiamato in piemontese "Campau" e la partita viene giocata solo due cacce.
LA PALLAI diversi pesi del pallone del diametro di 10,5 cm:
190 gr. serie a-b-c1-c2-under 25
165 gr. per i juniores-allievi140 gr. per gli esordienti
90 gr. per i pulcini
65 gr. per i promozionali.
LE REGOLE
Per prima cosa il battitore deve battere la palle oltre la metà campo che è lungo 90 metri. Poi gli avversari devono ricacciare la palla, affinché un giocatore non sbaglia oppure la palla fa più di due salti e quindi formarsi una caccia una volta conquista il punto.
mercoledì 23 febbraio 2011
giovedì 3 febbraio 2011
giovedì 27 gennaio 2011
IL TERRITORIO
LE LANGHE E LA SUA CAPITALE: ALBA
Le Langhe si trovano nella parte meridionale del PiemonteQuesti alcuni link dove trovare informazioni sul nostro territoriohttp://www.turismolanghe.it/botteghe-del-vino
http://www.castellilangheroero.it/pagine/ita/itinerari.lasso
http://www.fotosearch.it/foto-immagini/langhe.html
http://www.vacanzeitinerari.it/schede/langhecartina_im_517.htm ( da questo sito è stato copiatoil disegno della regione Piemonte)
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